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Terzo articolo per la rubrica "Ma come mi è venuto in mente di fare l'editor?"

Ma come mi è venuto in mente di fare l’editor? Ovviamente ne parliamo liberamente

Terzo articolo della rubrica “Ma come mi è venuto in mente di fare l’editor?” a cura di Stefano Mancini.

Lo confesso, non sono solo gli aggettivi a farmi storcere il naso quando mi trovo davanti a un testo da editare. Anche con gli avverbi ho qualche difficoltà.

Come già detto, non mi considero un’estremista, non vado in giro a lanciare anatemi contro chi fa largo uso degli avverbi e giuro che non attendo la notte per piantargli un paletto nel cuore.

Però… però penso che nella maggior parte dei casi quell’avverbio (in -mente quasi sempre) potevamo risparmiarcelo. Tutti quanti, sia chiaro. Come scrittore anche a me a volte viene naturale utilizzarli e magari lì per lì, preso dal sacro fuoco della scrittura, nemmeno ci faccio troppo caso. Ma in fase di revisione mi munisco di (virtuale) penna rossa e li cancello tutti quanti. O quasi.

Ma perché la narrativa contemporanea ha questa idiosincrasia per gli avverbi? Il fatto è che in una letteratura che punta molto – spesso giustamente – sullo “show, don’t tell” (“mostra, non dire”, ci arriveremo presto, state tranquilli), un avverbio cozza malamente con questa tecnica, perché rappresenta una scorciatoia, una forma di “pigrizia” che ci porta, come nel caso degli aggettivi, a scegliere la parola più veloce, la prima che ci viene in mente. Molto banalmente: uso un avverbio che mi permette di non dover mostrare e me la cavo in fretta. Non va bene. L’avverbio, inoltre, è un “rafforzativo” che spesso un autore usa per paura di non essere stato chiaro, per paura che il lettore non capisca bene che cosa voleva dire e soprattutto “come” lo voleva dire. E anche questo non va bene.

Quando penso agli avverbi inutili, me ne viene sempre in mente uno: “completamente”. Se ci fate caso, nel 99,9% dei casi, se ne potrebbe fare tranquillamente a meno. “Era completamente nudo”. L’avverbio serve davvero? Se è nudo, è nudo. Quel “completamente” quale informazione in più dà al lettore? Se mi hai detto che è nudo, se hai preparato e presentato bene la scena, se me l’hai mostrata, allora saprò che è “completamente nudo”, anche se non me lo dici chiaramente.

Ora che abbiamo tirato le orecchie agli avverbi, quanti ne ho usati in questo articolo di cui potevo tranquillamente fare a meno?

PS: e già che siamo in tema di errori, avete individuato il refuso inserito in questo articolo? Ricordo sempre che il primo che lo scova e me lo segnala in privato ha diritto a uno sconto del 50% su uno qualunque dei nostri servizi editoriali a sua scelta.

Potete segnalare l’errore scrivendo un messaggio alla pagina Facebook Tracce d’Inchiostro oppure al profilo Instagram Tracce d’Inchiostro.

La caccia è aperta.

Stefano Mancini

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Comments: 2

  • Giovanna
    08/02/2023 08:37

    Buongiorno
    Gli avverbi sono sei/sette. Il refuso: un’estremista.

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